Il 29 ottobre 2020 è entrato in vigore il Decreto Legge n. 137/2020 (c.d. Decreto #Ristori) recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
In particolare, l’art. 1 riconosce un #contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, risultino titolari di partita IVA attiva e dichiarino di svolgere come attività prevalente una di quelle indicate nei Codici ATECO richiamati nel Decreto Legge.
Tra i codici elencati non rientrano, allo stato, quelli maggiormente applicati da chi intraprende la professione di #influencer ovvero:
• codice ATECO n. 73.11.01 per l’ideazione di campagne pubblicitarie;
• codice ATECO n. 73.11.02 per la conduzione di campagne pubblicitarie;
• codice ATECO n. 74.90.99 per le altre attività professionali nca.
Per maggiore chiarezza è opportuno segnalare che il Legislatore si è riservato la possibilità di aggiungere nuovi Codici, rispetto a quelli già allegati, a condizione che i settori di riferimento “siano stati direttamente pregiudicati dalle misure restrittive introdotte dal DPCM del 24 ottobre 2020”.
Non vi è dubbio che le difficoltà patite dalle imprese (ed i relativi brand) connesse a questo periodo storico hanno prodotto, necessariamente, degli effetti negativi anche nel settore dell’influencer marketing e delle categorie professionali ivi coinvolte. In definitiva, nonostante le ragioni alla base del nuovo Decreto siano quelle di sostenere anche le istanze dei professionisti sorte in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, è evidente che il silenzio del Legislatore sul punto dimostra ulteriormente come sia necessario tutelare maggiormente questa nuova categoria professionale.
Categoria che, si ricorda, viene chiamata in causa anche dalle più alte istituzioni dello Stato quando può svolgere un ruolo attivo di utilità sociale e che, quindi, merita un maggior riconoscimento.
Assoinfluencer s’impegnerà perché ciò accada.